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Sanremo > Nizza
Oooh finalmente una giornata di sole!
Sanremo mi dà il buongiorno con il mercato sotto l’appartamento gestito dalla Signora Linda, una persona squisita.
La tappa era verso Cannes, ma a Nizza ho dei cari amici che non vedo da anni così decido di fermarmi da loro ed accettare la loro gentile ospitalità. 60km e 640 m di dislivello.
Non sono ancora abituata a pedalare con il peso.
Non sono ancora del tutto abituata a “Serena”, la mia PLATUM con cui ho deciso di affrontare il resto dell’intero viaggio. Le gambe girano lente. Ma so che la frontiera è vicina, questo mi gasa!
Arrivo finalmente sotto il cartello blu con scritto FRANCE. Gioisco!
Mi fermo a Menton, non volevo pranzare ma il profumo di pesce era in ogni angolo della città. Cozze e sardine.
Arrivo a Nizza. Stupenda città, con un cielo azzurro e il sole arancione che irradiava la plage. Giungo sotto casa di Elena e Barnaba. Ele scende, ci abbracciamo come due sorelle, piango dalla gioia e non riusciamo a staccarci per un tempo che non so definire.
Trascorro una fantastica serata raccontandoci a cena aneddoti di vita parigina, ridiamo più volte.
I loro due adorabili bambini, di cui una che ho visto nascere, mi dedicano due bellissimi disegni, dove vengo raffigurata come una sorta di eroina in maglia rosa su una bicicletta che attraverso monti e deserti con cactus. Mi emoziono.
Vado a letto..
Trascorro il seguito di diverse ore con una pessima intossicazione alimentare, o un virus intestinale, rimetto anche l’anima.
In compenso sono accudita come una bimba dalla famiglia Orrù.
Nizza > SAINT MAXIME
Tappa particolare la dodicesima, la prima che ho dovuto dividere in due giornate.
Il 21 ottobre, dopo una tremenda intossicazione/virus intestinale, ancora provata, frastornata e nauseata parto nel tardo pomeriggio da Nizza, direzione Cannes per pernottare poi a Mandelieu la Napoule. Una pettinata ciclabile parte da Nizza e mi accompagna per gran parte del tragitto. Attraverso Les Antibes, la città vecchia medievale,
i suoi bastioni il suo porto che la rendono un gioiello della Costa Azzurra.
Dopo il tramonto arrivo a Cannes, con le sue boutique lussuose, i casinò e i yacht. Costeggio i stellati hotel e infine dopo 43km giungo al castello di Napoule.
Dopo cena conosco una donna vestita in maniera stravagante con il suo piccolo affettuoso cagnolino. È un’attrice, una commedienne ormai in pensione, una donna che ha bisogno di evadere.. con sè delle carte divinatrici arrivatele in dono, m’invita ad aprire il mazzo!
La mattina seguente, quella del 22 ottobre, parto senza far colazione, con il desiderio di mangiare qualcosa strada facendo.
A Théoule sur Mer mi fermo in una boulangerie, baguette farcita si pollo nel taschino posteriore della maglietta per poi degustarlo in spiaggia.
Da lì un bellissimo sali e scendi con un raro caldo sole quasi estivo. Il colore rosso della terra del Parc naturel départemental de l’Estérel, il contrasto del verde degli alberi ed il turchese del mare con l’azzurro del cielo, una vera cartolina, un paesaggio incantevole.
Tra calanchi e rocce rosse arrivo a Saint Raphaël e poi a Fréjus che vanta un’eredità romana degna di nota dall’Anfiteatro, all’acquedotto, alle chiese..
Dopo 60km e 400m di dislivello in totale giungo a fine tappa: Sainte-Maxime! Nel cuore del Golfo di Saint-Tropez, un’oasi di tranquillità che mi fa dimenticare le ore trascorse a vomita*e!